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IN PARTICOLARE RIGUARDANTE IL N.C.C. (AUTOVETTURE 8+1) E SI RIVOLGE A TUTTI GLI OPERATORI CHE GIORNALMENTE SI TROVANO A SOFFRIRE IN MEZZO AL TRAFFICO, SENZA POTER COMBATTERE QUEL MONDO SOTTERRANEO E VISCIDO CHE STA' DEREGOLAMENTANDO QUESTA BELLISSIMA NOSTRA PROFESSIONE. 
CI RIVOLGIAMO PARTICOLARMENTE SUGLI AVVENIMENTI CHE RIGUARDANO IL TERRITORIO DEL COMUNE DI ROMA. 
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giovedì 8 marzo 2012

Conunicato stampa Ugl-taxi, Cisl-taxi, Federtaxi, Mit e Anar

(ANSA) - ROMA, 8 MAR - «Apprendiamo con soddisfazione che, contrariamente a quanto frettolosamente affermato ieri dall'Anitrav, il Tar del Lazio ha oggi confermato con due ordinanze la validità del Regolamento Comunale sul Tpl di Roma (che non è stato minimamente toccato dalla sospensione paventata sempre ieri dall'Anitrav) e della delibera di giunta attuativa. Quindi gli ncc di fuori Comune dovranno essere autorizzati dall'Agenzia Roma Servizi per la Mobilità prima di poter esercitare sul territorio capitolino». Lo i legge in una nota di Ugl-taxi, Cisl-taxi, Federtaxi, Mit e Anar. «Il Tar si è solo limitato a limare alcuni punti della delibera di giunta - aggiunge - escludendo, in questa prima fase e in attesa della udienza finale del prossimo 20 giugno, l'obbligo di produrre alcuni dei documenti inizialmente richiesti da Roma Capitale. Ciò costituisce un primo e rilevantissimo passo nella presa di coscienza, anche da parte dei giudici amministrativi, che il fenomeno dell'abusivismo è una piaga del settore e che va piano piano sradicato con ogni mezzo possibile. Noi ovviamente continueremo a lottare in ogni sede competente (e anche di fronte alla Corte di Giustizia se ve ne fosse bisogno) affinchè sia riconosciuto il nostro diritto al lavoro regolare».(ANSA). TAG 08-MAR-12 16:43 NNN
FINE DISPAC

lunedì 5 marzo 2012

Modifiche all'Art. 36 D.L. 1/2012 inserito nel maxi emendamento

8) con particolare riferimento al servizio taxi a monitorare e verificare la corrispondenza dei livelli di offerta del servizio taxi, delle tariffe e della qualità delle prestazioni, alle esigenze dei diversi contesti urbani, secondo i criteri di ragionevolezza e proporzionalità, allo scopo di garantire il diritto di mobilità degli utenti. Comuni e regioni, nell’ambito delle proprie competenze, provvedono, previa acquisizione di preventivo parere da parte dell’Autorità di cui al presente articolo, ad adeguare il servizio dei taxi, nel rispetto dei seguenti principi:
a) l’incremento del numero delle licenze ove ritenuto necessario anche in base alle analisi effettuate dall’Autorità per confronto nell’ambito di realtà comunitarie comparabili, a seguito di un’istruttoria sui costi benefici anche ambientali, in relazione a comprovate ed oggettive esigenze di mobilità ed alle caratteristiche demografiche e territoriali, bandendo concorsi straordinari in conformità alla vigente programmazione numerica, ovvero in deroga ove la programmazione numerica manchi o non sia ritenuta idonea dal comune ad assicurare un livello di offerta adeguato, per il rilascio, a titolo gratuito o a titolo oneroso, di nuove licenze da assegnare ai soggetti in possesso dei requisiti stabiliti dall’articolo 6 della legge 15 gennaio 1992, n.21, fissando, in caso di titolo oneroso, il relativo importo ed individuando, in caso di eccedenza delle domande, uno o più criteri selettivi di valutazione automatica o immediata, che assicurino la conclusione della procedura in tempi celeri. I proventi derivanti dal rilascio di licenze a titolo oneroso sono finalizzati ad adeguate compensazioni da corrispondere a coloro che sono già titolari di licenza;
b) consentire ai titolari di licenza d’intesa con i Comuni una maggiore libertà nell’organizzazione del servizio sia per fronteggiare particolari eventi straordinari o periodi di prevedibile incremento della domanda e in numero proporzionato alle esigenze dell’utenza sia per sviluppare nuovi servizi integrativi come il taxi ad uso collettivo o altre forme;
c) consentire una maggiore libertà nella fissazione delle tariffe, la possibilità di una loro corretta e trasparente pubblicizzazione a tutela dei consumatori, prevedendo la possibilità per gli utenti di avvalersi di tariffe predeterminate dal comune per percorsi prestabiliti;
d) migliorare la qualità di offerta del servizio, individuando criteri mirati ad ampliare la formazione professionale degli operatori con particolare riferimento alla sicurezza stradale e alla conoscenza delle lingue straniere, nonché alla conoscenza della normativa in materia fiscale, amministrativa e civilistica del settore, favorendo gli investimenti in nuove tecnologie per l’efficientamento organizzativo ed ambientale del servizio e adottando la Carta dei servizi a livello regionale;
8-bis) con riferimento alla disciplina di cui al punto 8), l’Autorità può ricorrere al Tribunale Amministrativo del Lazio.”;