A Roma c’è una categoria di lavoro che si chiama tassisti, con l’aumento del numero delle licenze voluto dall’allora Sindaco Veltroni, hanno superato la quota di 7.500. Dopo di lui è arrivato Gianni Alemanno Sindaco della nostra città e poi la Polverini Governatrice della Regione Lazio, anche se il numero è alto (licenze) e la torta da spartire è diminuita, per la crisi mondiale, avevano sperato e di questo erano sicuri, che almeno a Roma le autorizzazioni di NCC che vengono e poi vivono permanentemente nella nostra città l’avrebbero in qualche modo risolto o almeno limitato l’afflusso. Nulla di questo signori, le speranze almeno a sentire la base sono ormai svanite. Cosa è successo da una vittoria sicura della legalità, alla depressione finale per non aver conseguito il risultato alla portata di questa categoria? E’ successo che i rappresentanti delle associazioni più in vista con origine di destra, invece di combattere il nocciolo duro dei NCC, che ormai hanno invaso così pesantemente il loro settore, (alcuni si fanno anche chiamare “Taxi privato”), hanno iniziato una guerra fratricida, sbagliando (dal mio punto di vista) tutto in questi ultimi 3 anni, prima con la stesura dell’1-quater, poi hanno seguitato tramite il loro rappresentante Consigliere Comunale Maurizio Berruti (mamma mia) con dichiarazioni mai azzeccate fino ad arrivare sempre Lui, alla presentazione al Comune del certificato che la persona che guida il taxi o il NCC di Roma che non fanno uso di sostanze dopanti, alla richiesta dell’aumento delle tariffe bocciate dal TAR ed ora per ultimo vogliono degli sgravi fiscali, in altre parole far pagare il fallito aumento delle tariffe al popolo romano che il taxi non lo usa mai, ormai siamo alla pura follia. Qual è la causa di tutte queste mosse errate, che stanno portando alla deriva questa categoria? La base è ormai demoralizzata e non credono più che possano arrivare a qualche minimo di traguardo?
La verità è che questi rappresentanti dovrebbero sostenere un’esame di coscienza, riunirsi e ricominciare a lavorare insieme, anche con idee differenti, ma come obiettivo finale l'interesse della loro categoria ed abbandonare tutti quei ciarlatani che combinano solo guai.
Ed aggiungo basta con questa guerra sotterranea e delle volte velata ma comprensibile ai più, che non porterà nulla di buono, è l'interesse al controllo della "Gallina d'Oro", cosa è questa gallina se non il 3570, cooperativa di trasporto come si dice la più grande d'Europa con i quasi 3.000 associati.
