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sabato 14 gennaio 2012

L’arma segreta del governo contro i taxi

Già in programma l’incontro con i noleggi con conducente

Come disinnescare la protesta dei taxi? Come liberalizzare, anche con lo “sgambetto”, una categoria che si dimostra refrattaria a qualsiasi tipo di riforma, già in questi giorni in pre-sciopero contro il governo? Semplice, ha pensato il governo, basta entrare “dalla porta di servizio”: non liberalizzando i taxi, ma spingendo per una riforma e un’apertura di tutto il resto.

TAXI O AUTO A NOLEGGIO? – Iniziando, come scrive il Corrierone, dai noleggi con conducente, principale avversario di mercato dei taxi.

Un vertice segretissimo al ministero dei Trasporti con gli odiati «rivali» dei noleggi con conducente, che delle liberalizzazioni sono fan sfegatati. Un abboccamento avvenuto negli stessi minuti in cui —giovedì alle 17— i tassisti romani davano il via allo sciopero selvaggio a Termini e Fiumicino, anche contro lo stesso ministro Corrado Passera al quale avevano chiesto un «incontro urgente» una decina di giorni fa. Nella partita ingaggiata dalle auto bianche contro il governo, si fa strada un terzo incomodo: gli Ncc (noleggi con conducente).

All’incontro con il sottosegretario Improta c’era un inaspettato tessitore: Antonio di Pietro, leader dell’Italia dei Valori. Il piano degli Ncc è di essere integralmente liberalizzati, diventando qualcosa di più che le auto in affitto dei ricconi.

All’incontro con il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Guido Improta (foto), hanno partecipato il deputato dell’Idv Carlo Monai, il responsabile dei Trasporti-Lazio dello stesso partito Giulio Aloisi e i vertici dei sindacati Anitrav, Federnoleggio e Conftrasporto. Contenuto del colloquio? Top-secret. Anche perché, se i tassisti in rivolta da giorni lo avessero saputo, sarebbe stata benzina sul fuoco. Il sottosegretario avrebbe apprezzato le linee-guida dei rappresentanti delle «auto di lusso»— 80 mila aziende in tutta Italia — che da anni si battono contro i tentativi «anti-europei» di «territorializzare» il trasporto pubblico non di linea, impedendo di fatto ai noleggiatori di lavorare fuori dal comune che rilascia l’autorizzazione. L’ultimo decreto «Milleproroghe» ha differito a giugno gli effetti del famigerato articolo «1 quater», che anni fa recepì le istanze delle auto bianche: il primo obiettivo è dunque eliminarlo definitivamente. Poi gli Ncc puntano ad essere pienamente liberalizzati, grazie al rilascio non contingentato delle concessioni, in base alla domanda e alle esigenze d’impresa. Esattamente l’opposto di quanto vuole (e spesso pretende a suon di tumulti di piazza) la lobby «tassinara



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