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lunedì 21 dicembre 2009

Documento 21 Dic. 2009 - Protocollo d'intesa

Oggetto: revisione art. 29 comma 1 quater 207/2008, convertito con Legge n. 14/2009, Legge 21/92 e revisione norme collegate;
Il giorno ...................................., nell'ambito dell'apposito tavolo tecnico costituito per individuare possibili soluzioni condivise alle problematiche poste dall'art. 29, comma 1-quater, della legge 27 Feb. 2009, n. 14, i rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, della Conferenza delle Regioni, dell'UPI, dell'ANCI, si sono incontrati con i rappresentanti delle associazioni di categoria settore taxi e del noleggio con conducente.
Preso atto delle proposte finora presentate, sulle quali è emersa l'esigenza di ulteriori approfondimenti, le parti hanno convenuto sul seguente percorso:
1° Fase
I. addivenire, entro il 31 Marzo 2010, alla riformulazione del detto Art.29 comma 1-quater. Essa dovrà contenere norme quadro che consentano, pur nella garantita autonomia, ai diversi enti territoriali competenti di emanare regolamenti tra loro omogenei per il rilascio delle autorizzazioni seguendo criteri e modalità che consentono la convivenza con il servizio taxi, senza dar luogo a qualsivoglia forma di distorsione del mercato. Dovrà inoltre contenere disposizioni che si pongano come deterrenti rispetto alle pratiche di esercizio abusivo dell'attività quali, a mero titolo di esempio:
a) - il concetto di territorialità operativa delle licenze di taxi e delle autorizzazioni di NCC;
b) - il divieto di sosta ai fini dello stazionamento, per il NCC non in servizio, laddove è istituito il servizio taxi;
c) - l'obbligo di rientro esclusivamente nella rimessa situata nel territorio del Comune che ha rilasciato l'autorizzazione, al termine del servizio, individuando chiaramente le limitate eccezioni;
d) - l'obbligatorietà della compilazione del "foglio di servizio";
e) - il quadro sanzionatorio per infrazioni alla normativa che sia chiaro ed incisivo pur nel rispetto del principio di gradualità previsto dalle norme generali.
2. Fino all'entrata in vigore delle nuove disposizioni, gli enti territoriali competenti si impegnano ad esaminare nelle sedi opportune, la possibilità di non far luogo al rilascio di ulteriori autorizzazioni all'esercizio dell'attività di NCC e di licenze taxi.

II° Fase
Da svilupparsi entro il 31.12.2010
1. proseguire in una accurata verifica sull'attività di NCC e sul servizio taxi effettivamente esercitata in tutti i Comuni al 27 Febbraio 2009, anche al fine di individuare, con i soggetti rappresentativi degli enti territoriali e locali competenti, soluzioni che permettano, peraltro alle sole situazioni che, di fatto, già operano al di fuori del proprio ambito territoriale, di poter regolare con modi e tempi da stabilire seguendo comunque l'inderogabile principio che di tale opzione potranno essere distinatari solamento coloro che son in possesso di regolare autorizzazione negando quindi ogni ipotesi di regolarizzazione a chi sta' operando in modo totalmente abusivo;
2. Prevedere che nel proseguo dei lavori del tavolo permanente, avente gli stessi requisiti di rappresentitività del tavolo tecnico ai Ministeri dell'Economia e delle Finanze, dello sviluppo Economico e del Welfare, con l'obbiettivo di:
a) - rendere coerente, ferm restando quando sarà disposto con la 1° fase, la legge 21/92, con l'assetto delle competenze realizzato con la modifica del Titolo V della Costituzione ed in tale ottica prevedere che le Regioni, nell'esercizio della propria potestà normativa, provvedano ad applicare criteri e metodi, nel rilasciare le autorizzazioni all'attività di NCC e licenze taxi, resi preventivamenti omogenei a livello nazionale attraverso la Conferenza tra Stato, Regioni ed Autonomie Locali.
b) - istituire un costante monitoraggio, con cadenza almeno annuale, delle modalità di esercizio dell'attivita di NCC e del servizio taxi, al fine di verificarne l'aderenza con la disciplina vigente;
c) - verificare il comportamento fiscale e contributivo dei soggetti esercenti attività di NCC ed il servizio taxi, al fine di individuare eventuali correttivi che ne assicuano la regolarità;
d) - proporre norme più chiare sulla destinazione ed uso dei veicoliche consentano applicazioni in primo luogo uniformi, e che siano restrittive sul tema dell'offerta di servizi di cortesia in genre ed in particolare da parte di strutture ricettive ai propri clienti, senza corrispettivi aggiunti.

A piccoli passi ci stiamo avviando alla normalità del servizio taxi e NCC - da tutti questi incontri si evince che la deregolamentazione del trasporto pubblico ormai ha raggiunto livelli vergognosi e nonostante la buona volontà di tutti responsabili che siedono in quel tavolo trovano difficoltà enormi a riportarci alla normalità. Al momento non voglio giudicare questo protocollo, però non lo trovo in certi particolari giusto .
ANA-Casartigiani il responsabile Lancia Gianni


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